Approccio globale all’antibiotico-resistenza

Un convegno veterinario per affrontare la questione che riguarda la salute di tutti

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Continuano gli approfondimenti sultema dell’antibiotico-resistenza con un prezioso contributo di Thomas Bottello, presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Torino.

Il concetto di “One Health” (“una salute” o, per esprimere meglio il concetto, “la salute è una sola”) riconosce che la salute degli esseri umani è legata alla salute degli animali e dell’ambiente, in particolare quando si parla di AntiMicrobico resistenza. Per “resistenza antimicrobica” (AMR, dall’inglese AntiMicrobial Resistance) si intende l’abilità dei micro-organismi di resistere all’azione di uno o più agenti antimicrobici.

È noto che Il fenomeno per il quale alcuni microrganismi batterici non vengono più inibiti nella loro crescita o uccisi da antibiotici a cui erano prima sensibili, rappresenta oggi un tema fondamentale per la salute di tutti. Questo fenomeno è un evento naturale, ma nell’ultimo decennio la sua diffusione si è particolarmente accentuata risultando fonte di preoccupazione per le sue implicazioni sulla salute umana e animale.

Per discutere e illustrare lo stato dell’arte e delle conoscenze su tale questione nello spirito di “One Health”, in particolare sulla filiera lattiero casearia, si terrà a Torino, presso la scuola di Medicina veterinaria dell’Università a Grugliasco il prossimo 14 novembre un Convegno Organizzato dall’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Torino, con il patrocinio dell’Università, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino e della Scuola di Medicina veterinaria dal titolo “Il concetto One-Health nella filiera lattiero casearia: la gestione del corretto uso degli antibiotici per il contrasto alla AMR”.

Tale incontro, riservato a medici veterinari operanti in settori pubblici, privati e libero professionali, si colloca in un momento importante per la veterinaria italiana, che riunirà il consiglio nazionale degli Ordini dei MediciVeterinari Italiano proprio a Torino, dal giorno successivo al Convegno, sempre presso la sede della Scuola di veterinaria che quest’anno celebra il 250° anno dalla sua Fondazione. A fronte di una rapida crescita della resistenza microbica agli antibiotici, con importanti effetti negativi sulla salute, lo sviluppo di nuovi antibiotici si è significativamente ridotto. Una delle cause che hanno determinato la diffusione della resistenza batterica agli antimicrobici è stata individuata nell’impiego non sempre oculato dei farmaci ad azione antibatterica, sia in medicina umana che veterinaria. L’uso degli antibiotici in veterinaria, negli allevamenti e in agricoltura ha significativamente contribuito all’aumento dell’antimicrobico resistenza, e mette a rischio non solo la salute di animali e persone, ma più in generale la sicurezza dell’intero sistema alimentare. In particolare, ambienti caratterizzati da un uso elevato e continuativo di antimicrobici sono aree dove la comparsa di fattori di resistenza batterica è più probabile.

Perché?

Perché molti di questi antibiotici vengono eliminati nelle urine e nelle feci e passano nell’ambiente, dove possono trasmettere la capacità di resistere agli antibiotici a germi ambientali che non fanno parte della flora intestinale animale e umana, anche a microrganismi completamente diversi che sono agenti patogeni per l’uomo. Esistono dei “punti caldi di resistenza” tra i batteri nelle aree in cui gli antibiotici sono penetrati nell’ambiente. Queste zone comprendono luoghi in cui gli impianti di trattamento delle acque reflue scaricano l’effluente delle acque di scarico, o dove i fanghi di depurazione vengono utilizzati sul terreno, oppure zone in cui o letame o scarichi agricoli vengono utilizzati sulle coltivazioni, e così via. La cosa che deve sempre essere tenuta ben presente è che l’uso dei medicinali veterinari non riguarda solo allevatori e proprietari di animali; al di là degli agricoltori o dei proprietari di animali, l’uso di medicinali veterinari riguarda tutti noi, perché ha un impatto diretto sul nostro ambiente e sul nostro cibo; in breve, sulla nostra salute. È sempre più evidente, ed è ormai considerato un concetto acquisito, che la resistenza batterica agli antimicrobici rappresenta un problema globale che va affrontato in una logica collaborativa ispirata al concetto di “One-Health”, secondo il quale la salute umana e/o animale vanno tutelate insieme e senza dimenticare che il loro impatto si ripercuote anche sull’ambiente. E questo concetto vorremmo approfondire il 14 novembre prossimo a Torino, come veterinari tra veterinari.

Thomas Bottello Presidente ordine Veterinari della Provincia di torino