Benessere animale in Costituzione

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L’evoluzione di un paese si vede anche da come vengono trattati gli animali. E anche in questo caso la Svizzera supera gli altri sul tempo proponendo l’introduzione del benessere degli animali nella Costituzione.

Nella seduta di metà agosto il Consiglio Federale ha elaborato un controprogetto diretto all’iniziativa popolare “No all’allevamento intensivo in Svizzera (Iniziativa sull’allevamento intensivo)” e lo ha inviato in consultazione fino al 20 novembre. Tra i diritti degli animali da reddito che potrebbero finire in Costituzione ci sono l’aumento di requisiti minimi per un ricovero che deve essere adeguato alle esigenze, la possibilità di uscire regolarmente all’aperto e condizioni di macellazione rispettose.

Se la legge dovesse essere approvata, in futuro, tutto il bestiame dovrà avere o la possibilità di vivere in stalle a stabulazione libera, oppure, se in stalle a stabulazione fissa, avere la possibilità di uscire all’aperto durante il giorno, mentre i suini dovranno obbligatoriamente avere a disposizione un’area di riposo con lettiera. Innovazioni che potrebbero contribuire anche al miglioramento della capacità di resistenza alle malattie e di conseguenza alla riduzione dell’utilizzo di medicazioni, in particolare antibiotici, mentre durante la macellazione si dovrà impedire che gli animali provino dolore, soffrano o abbiano paura.

Il Consiglio svizzero ha deciso di astenersi dall’inserire standard bio di natura privata nella Costituzione alle importazioni, dal momento che sarebbe incompatibile con gli accordi commerciali e molto difficile da attuare.

L’effetto generale di tale principio sull’economia ed in particolare le ripercussioni sull’agricoltura svizzera verranno poi analizzati nell’ambito di un’analisi di impatto sulla regolamentazione al termine del processo di consultazione ed i risultati saranno integrati nel messaggio sull’iniziativa.