Anche se è la stessa agenzia americana (la FDA, Food and Drug Admistration) a mettere in guardia dall’interpretare questi dati come una vittoria, le cifre relative alle vendite di antimicrobici distribuiti o venduti per animali da reddito nel 2018 (ultimo anno a disposizione) negli Stati Uniti indicano come gli sforzi compiuti in questi ultimi anni per una gestione più attenta stia avendo un impatto. Rispetto al 2009 (primo anno a disposizione nei report della FDA), le vendite sono calate del 21%, del 38% rispetto al 2015, anno di massima diffusione degli antimicrobici negli Usa.

«L’obiettivo della FDA – si legge in una nota che accompagna il report – è rallentare lo sviluppo della resistenza antimicrobica e preservare l’efficacia degli antimicrobici per combattere le malattie negli animali e nell’uomo. L’obiettivo non è semplicemente misurato da una riduzione del volume delle vendite, ma include anche la promozione di buone pratiche di gestione ottimizzando l’uso di questi prodotti e limitandone l’uso negli animali solo quando necessario».