I contraccolpi della crisi a Suez

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Vino, pasta, pomodoro trasformato, formaggi e frutta. Sono questi i prodotti più penalizzati dalla crisi politica e dalle tensioni nel Medio-Oriente, che hanno portato al crollo dei transiti marittimi dal Canale di Suez, costringendo le navi a circumnavigare l’Africa, con un aumento dei costi di trasporto del 40% e un allungamento dei tempi di consegna di 7-10 giorni.

A tratteggiare questo scenario è lo studio di ISMEA che – oltre a segnalare i rischi per l’export italiano agroalimentare – evidenzia le difficoltà delle imprese nostrane a importare materie prime e semilavorati dall’Asia, con un rallentamento di tutta la produzione industriale. Secondo l’istituto di ricerca è fondamentale lavorare a soluzioni alternative per il trasporto delle merci, diversificando le rotte e utilizzando altri canali, come il trasporto ferroviario.