Maggiori tutele ai cibi locali

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Si è da poco conclusa la consultazione pubblica avviata dalla Commissione Europea per contribuire alla revisione del regime delle Indicazioni Geografiche dell’UE.

Numerosi i temi su cui i cittadini, le organizzazioni e le autorità nazionali e regionali erano chiamati ad esprimersi: dal rafforzamento della tutela al riconoscimento dei loghi da parte dei consumatori, ma anche il ruolo delle organizzazioni dei produttori, la sostenibilità e la semplificazione delle procedure burocratiche.

E dopo aver consultato i Consorzi di tutela dei prodotti agroalimentari DOP e IGP, Origin Italia (che rappresenta 65 Consorzi e il 95% delle produzioni agroalimentari DOP IGP) ha inviato un parere di sintesi alla Commissione Europea per garantire un fronte comune sulle questioni più rilevanti. «Ringraziamo i Consorzi di tutela – sottolinea il presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi – che hanno risposto al nostro invito con velocità e solerzia. I preziosi contributi ricevuti ci hanno consentito di inviare all’organo esecutivo dell’UE un parere unitario che mette in luce le reali esigenze del comparto in modo da contribuire proattivamente alla definizione di un sistema europeo delle IG più efficiente e tutelato».

Prevenire le frodi e le contraffazioni dell’etichettatura, soprattutto online tra le sfide più importanti per le IG. E poi una maggiore visibilità dei loghi DOP IGP; la semplificazione e riduzione della burocrazia; la necessità che la tutela dei nomi tradizionali dei prodotti non venga snaturata; il rafforzamento della posizione dei produttori IG e delle organizzazioni di produttori lungo l’intera catena del valore.

Sul futuro delle IG, è stata inoltre ribadita la necessità di rafforzare la tutela anche attraverso la leale cooperazione fra gli Stati.