Resteranno in vigore fino al 31 luglio le sanzioni dell’Unione Europea nei confronti della Russia. All’unanimità, i leader europei hanno preso la decisione di rinnovare le limitazioni alla luce della mancata attuazione degli accordi di Minsk.
Le restrizioni sono state imposte nel 2014 come risposta alle azioni russe in Ucraina: nello specifico limitano l’accesso ai mercati dei capitali europei per alcune banche e società sovietiche e vietano forme di assistenza finanziaria nei confronti delle istituzioni finanziarie russe. Le misure vietano anche l’importazione, l’esportazione o il trasferimento di materiale militare.
Come conseguenza, la Russia ha imposto dei dazi sui prodotti alimentari europei che, com’è noto, hanno danneggiato notevolmente il mercato delle esportazioni.
