Raddoppiate le esportazioni di cibo

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Negli ultimi dieci anni il valore delle esportazioni di cibi e bevande è quasi raddoppiato (+81%), passando dai 33,5 miliardi del 2013 a 60,7 miliardi del 2022.  Com’è spiegato nell’ultimo rapporto ISMEA, le spedizioni di prodotti agroalimentari sono aumentate in valore al ritmo di quasi il 7% all’anno, a fronte di un incremento più contenuto delle esportazioni complessive (+5,4%).

A crescere di più nel periodo 2017-21 sono stati: altre preparazioni alimentari, che comprendono salse, sughi, minestre e gelati (+9,1% medio annuo); latte e derivati (+8,2%); derivati dei cereali (+7,8%).

Inferiore alla media è stata invece la crescita di frutta (+1,2%), carni (+2,5%), ortaggi (+4,1%) e derivati ortofrutticoli (+4,9%).

Secondo l’analisi di ISMEA, le nostre spedizioni percorrono in media quasi 3 mila chilometri, con un aumento dell’8% negli ultimi dieci anni, segno di una lieve crescita delle esportazioni verso mercati più lontani.

 Ponderando i chilometri percorsi per le diverse destinazioni con i flussi in valore emerge poi che, tra i 20 prodotti distintivi del Made in Italy, quelli che vanno più lontano sono il tabacco, con quasi 8.000 chilometri percorsi, dovuti alla prevalente destinazione giapponese, seguiti da pomodori pelati e polpe (4.850 km), vini, conserve e preparazioni suine e spumanti (tutti sopra i 4.000 km), formaggi e pasta (sopra i 3.500).