Non sono stati approvati dal Parlamento europeo gli emendamenti che avrebbero dovuto limitare l’uso delle denominazioni della carne esclusivamente ai prodotti di origine animale: gli eurodeputati hanno respinto tutte le proposte di riservare le denominazioni relative alla carne soltanto a prodotti contenenti carne. Nonostante l’appello delle organizzazioni europee del settore zootecnico, non ci saranno cambiamenti per i prodotti a base vegetale che attualmente utilizzano denominazioni caratteristiche della carne come bistecca, hamburger, salsiccia etc.

«Abbiamo bisogno di una norma nazionale per fare definitivamente chiarezza su veggie burger e altri prodotti che sfruttano impropriamente nomi come mortadella, salsiccia o hamburger», spiega il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che denuncia una situazione di incertezza a favore delle lobbies delle multinazionali che investono sulla carne finta, vegetale o creata in laboratorio, «puntando su una strategia di comunicazione subdola con la quale si approfitta deliberatamente della notorietà e tradizione delle denominazioni di maggior successo della filiera tradizionale dell’allevamento italiano per attrarre l’attenzione dei consumatori e indurli a pensare che questi prodotti siano dei sostituti, per gusto e valori nutrizionali, della carne e dei prodotti a base di carne».

Per Coldiretti, consentire a mix vegetali di utilizzare la denominazione di “carne” significa favorire prodotti ultra-trasformati con ingredienti frutto di procedimenti produttivi molto spinti dei quali non si conosce nemmeno la provenienza della materia.

A supportare questa battaglia c’è anche il fatto che la Corte di giustizia europea si è già pronunciata sul fatto che i prodotti esclusivamente vegetali non possono essere commercializzati come latte, panna, burro, formaggio e yogurt.