Un accordo per avvicinare il Paese del Sol Levante

Approvato dal Parlamento europeo per semplificare il commercio con l’estremo oriente

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A metà dicembre il Parlamento Europeo ha approvato l’accordo commerciale con il Giappone. Il Jefta prevede un’intesa vantaggiosa per i formaggi duri (oggi gravati da un dazio del 30% del loro valore) che saranno presto liberalizzati, oltre alla riduzione delle tasse di esportazione sugli erborinati, sui freschi, sui fusi e sugli altri formaggi molli che nei prossimi anni aumenteranno significativamente le esportazioni verso l’Asia. L’accordo soddisfa le associazioni di categoria, come Assolatte, che per bocca del presidente Giuseppe Ambrosi afferma: «L’Unione Europea consegna nelle nostre mani un altro importante progetto di crescita sui mercati internazionali che dovremo valorizzare e sfruttare fino in fondo, cercando di conquistare uno spazio ancor più grande in un mercato così importante come quello del Giappone che conta 127 milioni di abitanti e consumi in aumento».

68 milioni il volume di affari dell’export di formaggi italiani in Giappone

Stando ad Assolatte, nel 2017 le industrie italiane hanno esportato nel Paese del Sol Levante più di 10 mila tonnellate di formaggi per un valore che sfiora i 68 milioni di euro e un aumento dei volumi del 9% rispetto all’anno precedente. L’Italia si conferma il primo fornitore europeo di formaggi con il Giappone e il quinto al mondo con un 7,5%, oltre a guidare la classifica degli erborinati con il 52% del mercato in mano. «Grazie alla tutela delle nostre Dop nel Jefta, oggi è importante affiancare i benefici dell’accordo con attività promozionali a supporto dei formaggi italiani per aiutare i giapponesi a conoscerne le caratteristiche distintive», proseguono da Assolatte. L’accordo infatti prevede il riconoscimento e la tutela di 44 indicazioni geografiche, comprese 10 formaggi Dop come l’Asiago, la Fontina, il Gorgonzola, il Grana Padano, la Mozzarella di Bufala Campana, il Pecorino Romano e il Taleggio anche se non tutte godranno di una piena e immediata tutela: alcuni di questi prodotti saranno soggetti a porzionamento e confezionamento in loco, anche se questo non è consentito dai disciplinari di produzione.