Botta e risposta sul Pecorino per gli indigenti

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Accesa discussione tra il ministero all’Agricoltura e il Consorzio del Pecorino romano, che ha accusato Teresa Bellanova di aver escluso il loro formaggio dal bando da 50 milioni di euro per acquistare prodotti alimentari per indigenti. Il presidente dell’organismo di tutela (anche a nome del Pecorino Sardo) ha scritto una lettera pubblica nella quale segnalava come alle famiglie isolane in difficoltà venisse distribuito un formaggio friulano (il Montasio), invece dell’eccellenza sarda. Il ministro ha però replicato sostenendo che, proprio negli stessi giorni, ben 7.500 quintali di Pecorino romano fossero in distribuzione a tutti gli enti caritatevoli d’Italia. Una risposta che, tuttavia, non ha fatto che alimentare il dibattitto: per Salvatore Palitta, presidente del Consorzio, le forme citate dal ministro non c’entrano nulla con il bando indigenti, ma riguarda quello da 14 milioni di euro della cosiddetta “vertenza latte” dello scorso anno, «applicato con quasi un anno di ritardo». Una querelle durata qualche giorno, conclusasi con una nota del ministero in cui s’invitava al confronto sereno, sostenendo che «i prodotti sardi hanno sempre avuto e continueranno ad avere la giusta attenzione da parte del ministero dell’Agricoltura».