Minaccia Usa per le Dop

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Dopo aver scongiurato il pericolo dell’etichetta a semaforo, che incredibilmente rischiava di penalizzare le eccellenze agroalimentari italiane, una nuova minaccia ai prodotti enogastronomici del nostro Paese, in particolar modo ai formaggi tutelati dalle indicazioni geografiche protette. Il dipartimento di Stato Americano per il Commercio Internazionale ha recentemente pubblicato un report sulle proprietà intellettuali. Secondo questa controversa analisi, le indicazioni geografiche dei prodotti sarebbero contrarie alle norme sui marchi perché impedirebbero la crescita del settore caseario americano, causando un’asimmetria commerciale nel settore tra Unione Europea e Stati Uniti.

Secondo la tesi sostenuta dal report, che purtroppo sembra trovare terreno fertile nell’amministrazione americana, il sistema di tutela europeo delle indicazioni geografiche è da considerare una barriera non tariffaria alle esportazioni americane, quando in realtà si tratta di una modalità di difesa del settore lattiero caseario nazionale dai “fake italian cheese”. «Le argomentazioni contenute nello special report sono tutte gravissime – sottolinea Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte – sono esattamente quelle che i nostri competitor d’oltreoceano, i produttori di formaggi che evocano l’italianità senza averla, hanno utilizzato con successo qualche mese fa per inserire il settore caseario nella disputata Boeing-Airbus. Argomentazioni pretestuose che però hanno convinto l’amministrazione statunitense a imporre ai formaggi italiani un dazio aggiuntivo del 25%, ancora in vigore».

Il rischio, come sottolinea l’associazione di categoria, è che questa tesi possa tradursi in nuovi balzelli, mettendo di fatto fuori gioco le imprese italiane dal mercato oltreoceano.