A tavola si cerca qualità

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A tavola gli italiani sono sempre più attenti alla qualità, specialmente quando si tratta di carne. Circa la metà dei consumatori – come emerge da un’analisi di Coldiretti – consuma esclusivamente carne di allevamenti nazionali, un terzo privilegia quella prodotta vicino a casa e il 20% acquista prodotti certificati con marchi Dop o Igp.

E, nonostante allarmismi e campagne diffamatorie, resiste anche la quantità di carne consumata settimanalmente dagli italiani che, secondo lo studio, sarebbero disposti anche a pagare di più se il processo di produzione rispetta il benessere degli animali (due italiani su tre).

850 mila tonnellate la quantità di carne acquistata dagli italiani nel 2018

Un sistema di allevamento che tiene conto della corretta gestione dello spazio per ogni animale, del microclima, dell’organizzazione delle mandrie, della nutrizione e dell’utilizzo della paglia per la lettiera. «Nel 2018 – affermano da Coldiretti – sono state vendute circa 850 mila tonnellate di carne, di cui un terzo di origine bovina, per una spesa totale di circa 7,5 miliardi di euro, in crescita del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente». Circa il 18% degli italiani mangia meno di 100 grammi alla settimana di carne, il 45% tra 100 e i 200 e il 24% tra i 200 ed i 400 grammi, un risultato equilibrato e al di sotto del limite di 500 grammi alla settimana consigliato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). «La carne italiana nasce da un sistema di allevamento che per sicurezza e qualità non ha eguali al mondo – afferma il presidente di Coldiretti Ettore Prandini -: scegliere carne Made in Italy significa sostenere un sistema fatto di animali, di prati per il foraggio e di persone impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado anche in aree difficili».