Diminuisce complessivamente la produzione di carne bovina in Europa, anche se in Italia si registra una leggera ripresa delle vendite (dopo però il brusco calo dello scorso anno). Nel 2023, Ismea ha rilevato un calo di circa il 5% della produzione, specialmente in Francia, Polonia e Spagna; in Italia, i dati di macellazione parlano di una flessione del 7% sul numero di capi, ma non di peso complessivo di carne. Secondo gli esperti, il calo della produzione potrebbe essere dovuto al persistere dei prezzi elevati dei mangimi, che hanno portato alla macellazione di capi spesso più leggeri.
Segnali leggermente positivi arrivano dal fronte della domanda: la carne bovina sembra veder maggiormente riconosciuta la sua importanza nella dieta, dopo un periodo di flessione.
I volumi di carni bovine acquistati nei primi 10 mesi del 2023 sono cresciuti dello 0,7% rispetto al 2022. La spesa per le carni bovine fresche cresce su base annua di un ulteriore 7,4%, dopo il +4,8% del 2022. Si può quindi parlare di una stabilizzazione, che ne garantisce ancora una quota del 29% nel carrello della spesa.