Ha chiuso una stalla su cinque

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Libera dalle quote latte, la produzione nazionale di latte nelle ultime campagne è cresciuta progressivamente fino a superare, lo scorso anno, i 12 milioni di tonnellate. Un trend positivo che ha caratterizzato anche la produzione regionale che ha visto un incremento del 16%, per un volume superiore a oltre 1,09 milioni di tonnellate. Ma negli ultimi anni molte stalle sono state chiuse e lo scorso anno in Italia ne sono rimaste poco più di 27 mila. Oggi in Piemonte operano 1.700 aziende (-20% negli ultimi 6 anni) che si trovano principalmente nelle province di Cuneo (il 48% delle attività realizza il 54% della produzione) e Torino, dove il 36% delle stalle occupa il 31% del mercato. Se negli ultimi cinque anni la produzione media di latte per allevamento in Italia è cresciuta del 36%, in Piemonte il dato è ancora superiore e si stabilizza attorno al 40, passando da 447 a 633 tonnellate/annue.

48 percento in Granda si concentrano le aziende agricole della Regione

Per quanto riguarda la dimensione, gli allevamenti piemontesi sono più grandi di un terzo rispetto alla media nazionale, ma nonostante questo molti restano a livello famigliare: più del 27% delle aziende consegna meno di 100 tonnellate di latte l’anno (1,5% della produzione regionale), mentre solo il 19% produce oltre 1.000 tonnellate l’ anno, cifra che vale circa il 70% del volume complessivo consegnato agli acquirenti. Un processo di riorganizzazione del settore che ha riguardato anche le imprese di raccolta, anche se oggi gli acquirenti sono sostanzialmente gli stessi rispetto ad un decennio fa: circa 1.450 in Italia, di cui 69 in Piemonte. Ognuna di loro raccoglie, in un anno, circa 14 mila tonnellate, ma quelle che ne acquistano più di 50 mila (ovvero il 7%) coprono il 60 di produzione.Inoltre le cooperative (il 42% degli acquirenti) raccolgono il 40% del latte. Infine, il peso delle vendite dirette sulla produzione commercializzata è in leggero incremento, anche se rappresenta una porzione limitata: il 3,3% in volume nel 12% delle aziende su base nazionale, il 2% del volume nel 22% degli allevamenti in Piemonte, in cui prevalgono strutture di limitate dimensioni ubicate nelle aree montane.